La lotta alla contraffazione, cosa è e perché.
Secondo il rapporto Assoutenti del 2017, circa il 50% della popolazione italiana effettua, in maniera consapevole o meno, acquisti contraffatti.
Questo significherebbe, per il territorio che si indaga con questo progetto, circa 500.000 potenziali acquirenti di prodotti non allineati alle leggi in materia di sicurezza e tutela dei marchi, innescando un circuito che favorisce illegalità, danni all’economia nazionale, evasione fiscale e rischi per la salute nell’uso dei prodotti acquistati.
Niente sarà più come prima: il Covid-19 ha cambiato a fondo le nostre vite, generando nuove priorità e diversi comportamenti di consumo.
Ci ha costretti a stare più tempo in casa, a lavorare e a studiare a distanza.
Un cambiamento che ha avuto ripercussioni profonde anche sui consumi: spendiamo meno, rispar miamo di più, consumiamo in modo diverso e acquistiamo online.
L’utilizzo dell’e-commerce è un trend destinato a caratterizzare il futuro ed è per questo che dobbiamo imparare ad utilizzarlo con attenzione e responsabilità, perché il prodotto che acquistiamo on line è un’immagine, non lo tocchiamo, non lo valutiamo direttamente, soprattutto non c’é un venditore a garantirlo. In questo scenario i criminali contraffattori si sono immediatamente adeguati alle nuove regole, spostando la loro offerta sul mercato online, dove sfuggire ai controlli è più facile.
E per tutti noi consumatori serve un’attenzione in più.
Partiamo da un punto: se è illegale il prodotto fa male. Solo il prodotto a norma è garantito in termini di sicurezza, durata, efficienza.
Il prodotto contraffatto non è mai a norma! Contraffazione vuol dire riprodurre un bene in maniera tale che venga scambiato per l’originale senza che abbia nessuna garanzia in termini di qualità, di sicurezza, di efficienza e soprattutto di efficienza e soprattutto senza il valore che l’originale garantisce.
La commercializzazione di prodotti contraffatti è una pratica criminale che aggira norme a tutela della salute e della sicurezza dei consumatori.
Vernici e componenti tossici, protezioni inefficaci, (pensate alle mascherine o agli igienizzanti fasulli), qualità inesistente. I prodotti non funzionano e si rompono prima, il tutto a basso prezzo e ad alto rischio. Ma non basta c’è anche un impatto negativo sull’economia del nostro Paese, con ricadute pericolose sulle aziende produttrici dei prodotti, su quel che hanno speso per crearli, quindi sui posti di lavoro, magari gli stessi della nostra famiglia, poiché l’imitazione fraudolenta di un prodotto provoca gravissimi danni
allo sviluppo della ricerca e alla capacità di innovazione, che sono risorse economiche e risorse umane. Il prodotto fasullo è fasullo in tutto.
Comprare solo ciò che è garantito vuol dire essere responsabili e avere in mano una certezza.
Fai attenzione alle etichette, impara a leggerle, alcune sono scarne ma complete di tutto, anche di simboli; solo così potrai regolarti al meglio. Non essere informati fa male. L’etichetta è la “carta d’identità” di un prodotto. Diffida di quelli con scritte minuscole o poco chiare o privi delle indicazioni d’origine e del “marchio ”, (attenzione! Anche alcune produzioni asiatiche riportano questo marchio leggermente diverso); le etichette più corrette sono quelle che garantiscono la migliore conoscenza del prodotto: trasparenza del marchio, processo produttivo, luogo di produzione e caratteristiche.
Diffida dai prezzi troppo bassi. L’eccessivo divario tra qualità-prezzo è una caratteristica essenziale della contraffazione.
Acquisti on line o a distanza: fai molta attenzione agli acquisti on line e sui social dove non puoi valutare il prodotto toccandolo e guardandolo da vicino.
Verifica personalmente il fornitore:
- se nel rispondere alle tue email elude le domande su prezzi, standard di certificazione o qualità ecc. e/o ti fa pressione per ricevere il pagamento il prima possibile
- se non possiede alcun sito web e/o possiede un capitale sociale esiguo si tratta probabilmente di un dilettante o di una compagnia talmente minuscola che, nel caso qualcosa vada male, non avrà le risorse per rimborsarti
- se rifiuta di metterti in contatto con i suoi clienti passati ci sono due possibilità: o non ha mai avuto clienti o, e forse è peggio, sa per certo che i suoi clienti precedenti potrebbero parlare male di lui
- se pretende di essere pagato su un conto bancario che non è intestato a nome della compagnia del fornitore, la compagnia del fornitore potrebbe negare di aver ricevuto il pagamento e pertanto rifiutare di inviarti la merce per la quale hai già pagato.
Verifica che il venditore on-line ti garantisca la fruizione dei tuoi diritti. Un’offerta on-line diretta ai consumatori comunitari deve rispettare il codice del consumo (normativa di matrice comunitaria). La buona fede di chi rivende on-line può dunque riscontrarsi nel fatto di fornire al consumatore tutte le informazioni necessarie ad un acquisto consapevole, ivi inclusi i dati del produttore e distributore, di modo che questi sia reperibile, così come la garanzia del diritto di recesso e res tituzione del prodotto entro 10 giorni lavorativi dall’acquisto effettuato on-line o comunque a distanza. Più il rivenditore on-line si mostra in linea con i diritti dei consumatori, minori saranno le probabilità che esso scientemente commercializzi prodotti contraffatti.
Acquista solo prodotti in confezioni e con imballaggi integri, con il nome del produttore, assicurandoti della loro provenienza e di eventuali marchi di qualità o certificazione.
Presta cautela per le vendite effettuate “porta a porta”: se non si ricevono notizie precise sull’identità e sui recapiti (telefono, domicilio ecc.) del venditore, è possibile che si tratti di prodotti contraffatti.
Per avere maggiori garanzie sulla sicurezza, l’autenticità e la garanzia, acquista presso rivenditori autorizzati (ufficialmente dai produttori), anche per esercitare i tuoi diritti, in caso di difetto o guasto della merce.

Il contraffattore diffonde sul mercato prodotti di scarso livello qualitativo, il che può voler dire danni anche gravi alla salute degli utilizzatori. L’occhiale, infatti, sia da vista in quanto dispositivo medico, che da sole, in quanto dispositivo di protezione individuale, è deputato alla correzione e alla protezione della vista.
Un occhiale da vista contraffatto, che magari ha una centratura o una distanza interpupillare errata, può causare anche danni alla salute stessa dell’occhio; analogo discorso può essere fatto per un occhiale da sole il cui filtro solare non sia adatto alla protezione dai raggi UV.
Per la pelletteria e gli accessori i prodotti contraffatti non rispettano alcun parametro di sicurezza e salute per il consumatore. Usano coloranti tossici, concia delle pelli non a norma, agenti chimici tossici e inquinanti, processi produttivi a rischio per il cittadino sia in chiave allergica che addirittura cancerogena .
Troppo rischio per un po’ di look finto.
I prodotti contraffatti non seguono processi produttivi controllati e a norma di legge, quindi, comportano rischi per la salute di chi li indossa a causa dei possibili agenti chimici, coloranti e collanti (allergenici o addirittura cancerogeni), utilizzati nella lavorazione delle calzature.
L’abbigliamento e le calzature anche nella loro declinazione sportiva sono esposti al rischio salute che grava direttamente sul consumatore e la sua famiglia.
Il rischio per la salute del cittadino è causato dall’uso di sostanze chimiche non idonee al contatto con la pelle, e spesso portano a irritazioni e intossicazioni e in casi estremi anche ad ustioni. Si tratta di sostanze non presenti in natura, facenti parte del gruppo degli alchilfenoli etossilati, e sono in grado di causare dermatiti ed allergie.
Rispetto all’ambiente risultano inquinanti perché bioaccumulabili e tossici per gli organismi acquatici.
Altre sostanze pericolose sono le ammine aromatiche, sostanze liberate dai coloranti durante le fasi produttive ed il successivo utilizzo dei capi d’abbigliamento. Le ammine, assorbite a livello cutaneo, possono avere effetto cancerogeno.
Questi coloranti a basso costo responsabili della presenza delle ammine aromatiche, vengono purtroppo utilizzati per la fabbricazione di un gran numero di prodotti contenenti lana, cotone e cuoio.
Leggere l’etichetta su capi di vestiario e calzature diventa fondamentale per mettersi al sicuro.
VESTIAMOCI DI CERTEZZE
Per produrre orologi , gioielli e prodotti di oreficeria falsi non viene svolta alcuna attività di ricerca sulla qualità dei materiali e la loro compatibilità con la salute di chi li indossa.
Nessuno scrupolo, quindi, ad utilizzare vernici al piombo, metalli trattati con nichel o altre sostanze allergeniche.
Cosa viene contraffatto?
- Il marchio: sulle diverse parti del prodotto o sulla confezione.
- Il modello: la forma estetica e/o le caratteristiche esteriori del bene vengono utilizzate senza autorizzazione del titolare del modello.
- Accessori per telefoni cellulari: sono realizzati da marche sconosciute, costruiti in paesi extra UE. Fate molta attenzione a cosa comprate, specialmente se si tratta di batterie o di cavetti carica batteria.
- L’indicazione geografica di provenienza: a volte viene infatti riportata sul prodotto o sul suo imballaggio una falsa indicazione di provenienza (il ‘Made in…’ per intendersi).
- Il brevetto: consiste nell’utilizzo abusivo di un’invenzione protetta da un brevetto (ad es. un brevetto incorporato nella parte meccanica dell’orologio).
- I punzoni di metalli preziosi: i punzoni, che devono apparire sulle parti in metallo prezioso di un monile, variano in base al paese di produzione.
I miei veri gioielli? La Sicurezza e la Qualità.
La gamma delle apparecchiature elettriche contraffatte è sterminata e interessa, in particolare, elettrodomestici, dall’aspirapolvere ai trapani, dalle motoseghe ai ricambi del “Folletto”, e materiale elettrico di varia natura (generatori, climatizzatori, sistemi di vigilanza, lampade), caricatori di batterie.
Si tratta per lo più di imitazione del marchio e di una produzione che avviene all’estero per poi essere importata e venduta in Italia. Sono apparecchiature prive dei requisiti di sicurezza, vendute, per lo più, al di fuori dei circuiti autorizzati, spesso “porta a porta”, in convenzione, attraverso televendite su emittenti regionali e nazionali o nelle sempre più diffuse vendite “on line”.
Questi articoli sono spesso del tutto privi dei requisiti minimi di sicurezza.
Apparecchiature che, nella migliore delle ipotesi, sono un pessimo prodotto, destinato ad usurarsi in modo rapidissimo, e, nella peggiore delle ipotesi, possono rivelarsi fonte di rischio per la incolumità di chi li utilizza.
Ecco alcuni esempi:
- Accessori per telefoni cellulari: sono realizzati da marche sconosciute, costruiti in paesi extra UE. Fate molta attenzione a cosa comprate, specialmente se si tratta di batterie o di cavetti carica batteria. Le batterie non sono mai a norma, scaldano in maniera pericolosa durante il caricamento e non staccano il collegamento elettrico a caricamento raggiunto. I cavetti non hanno quasi mai il trasformatore del voltaggio giusto, e la sezione dei fili è troppo piccola per reggere la tensione per tutto il tempo necessario al caricamento di una batteria. Il rischio in cui si incorre è quello di cortocircuiti, esplosioni della batteria e incendi.
- Cuffiette: Sul mercato sono presenti numerose cuffie contraffatte e prodotti audio indossabili, le cuffie Bluetooth® e i diffusori wireless. Di solito, sono venduti a prezzi più bassi rispetto a quelli offerti dalle case originali, ma il più delle volte non sono sufficientemente bassi da insospettire gli acquirenti sull’autenticità della merce. In molti casi, i prodotti contraffatti e le relative confezioni sono molto simili agli originali ma non soddisfano gli elevati standard di prestazioni di quei prodotti. I contraffattori adottano ogni mezzo per realizzare prodotti che sembrino originali: includono moduli per la registrazione della garanzia e applicano numeri di serie che sono una copia di quelli originali. È estremamente difficile distinguere un prodotto falso da uno originale. È al momento dell’uso che escono le differenze. I prodotti contraffatti non subiscono processi di verifica ufficiali. Violano gli standard dei marchi di fabbrica. Presentano una scarsa qualità di prestazioni, di qualità dei componenti. Spesso non riescono a fornire lo stesso livello di interoperabilità e di supporto dei prodotti originali. Inoltre, presentano dei rischi potenziali per la sicurezza e possono causare lesioni. Musica per le tue orecchie! Compra da un rivenditore autorizzato. La garanzia copre solo i prodotti acquistati direttamente da un rivenditore autorizzato.
- Trapani e altri utensili elettrici: spesso commercializzati con marchi contraffatti o con nomi simili a marche famose per trarre in inganno. Nei prodotti contraffatti le distanze isolanti ridotte, materiale plastico e metallico scadente e i rischi che si possono generare sono diversi. E’ forte il pericolo di scosse elettriche e sotto sforzo è possibile anche l’incendio del materiale plastico dell’utensile. Le “punte” o le “lame” possono schizzare via durante l’uso.
- Ventilatori: costruiti con materiali scadenti, dopo poche ore si surriscaldano e il rischio di incendio e cortocircuito diventa altissimo con fusione del materiale plastico e possibilità rilevante di incendio dell’apparecchio Le loro basi sono spesso poco stabili.
- Pile: possono essere di voltaggio diverso da quello indicato o essere parzialmente scariche e quindi recare danni anche seri all’apparecchio elettrico. Molte sono le marche famose che vengono contraffate, sia nel marchio che nella confezione. E’ importante sapere che le pile prodotte in paesi extra UE hanno componenti tossici da noi ormai vietati da molti anni.
- Lampadine: Il filamento si brucia subito, mentre le classi energetiche non corrispondono quasi mai alle reali caratteristiche del prodotto. É molto frequente il rischio di scoppio o distacco dell’ampolla di vetro, specie quando tali lampade sono utilizzate in apparecchi luminosi chiusi, dove è facile il surriscaldamento.
Con l’elettricità è sempre meglio avere occhi ben aperti!
I giocattoli non a norma sono pericolosi e dannosi, sono assemblati con materiali spesso nocivi, con coloranti tossici che i bambini possono leccare e ingerire come parti solide e micro componenti che si staccano e si rompono.
Prima di acquistare, controllare accuratamente:
- La marcatura CE (la cui dimensione non può essere inferiore a 5 mm).
- Il nome e/o la ragione sociale e/o il marchio.
- L’indirizzo del fabbricante o del suo mandatario o del responsabile dell’immissione sul mercato comunitario.
Solo chi gioca sicuro vince!
I cosmetici contraffatti, oltre a violare i diritti di proprietà industriale con l’utilizzo non autorizzato di formule non brevettate, l’impiego illecito di modelli e disegni industriali registrati (confezioni, packaging, contenitori) e la falsificazione di marchi depositati, contengono in genere sostanze di bassa qualità.
Possono anche presentare un’elevata carica batterica a causa di processi produttivi svolti in ambienti non idonei dal punto di vista igienico sanitario e conservati a temperature alte.
Ne consegue che il cosmetico risulta meno efficace e spesso in grado di danneggiare la salute, provocando disturbi più o meno gravi quali reazioni cutanee, allergie, arrossamenti, ecc.
Se acquisti meglio ti sentirai un’altra/o!
Comprare un cd musicale falso o un dvd di un film è un atto di pirateria scorretto come scaricare o duplicare abusivamente un audio o un video.
Un piccolo gesto che sommato agli altri si tramuta in un uragano dagli effetti negativi per l’intera filiera della produzione musicale e cinematografica con perdita di risorse economiche e intellettuali che alimentano la produzione di altri brani e video.
A farne le spese quindi siamo sempre noi e ad arricchirsi la criminalità organizzata.
Molte sostanze utilizzate nella produzione delle attrezzature informatiche, PC, hardware e software, stampanti e accessori PC, dispositivi mobili (smartphone – tablet, etc.), supporti quali CD, DVD, USB, ecc. possono avere effetti dannosi sulla salute umana e sull’ambiente.
Tra queste sostanze nocive il piombo, il mercurio, il cadmio, i ritardanti di fiamma contenenti materiali bromurati e clorurati (PBB, PBDE) e PVC. Molte di queste invece sono state eliminate dai dispositivi elettrici ed elettronici a norma dopo il 1° Luglio 2006 a seguito della Direttiva Comunitaria (Direttiva RoHS); le altre sono state sottoposte a controllo quantitativo.
Un ulteriore danno nell’utilizzo di attrezzature informatiche non a norma è quello ambientale, connesso ai quantitativi di elettricità che viene consumata e la quantità di radiazioni magnetiche emesse dalle attrezzature che non garantiscono alcun limite per questo tipo di emissioni.
Quanto alle cartucce di ricarica delle stampanti gli apparecchi più moderni hanno un software che riconosce solo quelle originali. Pensi di aver risparmiato comprando una cartuccia falsa ma poi la stampante non l’accetta e devi comprarne una originale: fine del risparmio.

ALIMENTI: Quelli contraffati sono formati ex novo con l’apparenza della genuinità in quanto prodotti con sostanze diverse da quelle che normalmente concorrono a formarlo per qualità o quantità, (es. prosciutti con finti marchi provenienti da filiere non controllate, formaggi a marchio, fatti con latte in polvere, acque gassate o bibite analcoliche con glicerina o con anidride solforosa). E anche margarina che contiene idrocarburi di origine minerale, olio di semi vari colorati poi con CLOROFILLA (detto VERDONE) oppure con BETACAROTENE e presentato poi come extravergine di frantoio.
1. PANE
Vendita di pane ricco di umidità, e pertanto più pesante per non essere stato portato alla cottura dovuta. Vendita di pane speciale con l’impiego di grassi diversi da quelli consentiti.
2. PASTA
Vendita di pasta di semola di grano duro ottenuta con la miscelazione di sfarinati di grano tenero.
3. CARNI
Vendita di carni provenienti da animali ingrassati con sostanze non consentite (ormoni, tireostatici, stilbenici, betaagonisti). In questo caso le carni sono ricche di acqua e si riducono notevolmente dopo la cottura. Vendita di carni contenenti residui di medicinali il cui trattamento non è stato dichiarato e senza l’osservanza di sospensione tra il trattamento stesso e l’avvio alla macellazione. Vendita di carni della stessa specie ma di qualità diversa (vitello adulto per vitello). Vendita di tagli meno pregiati per tagli pregiati (es. lombata del quarto anteriore per lombata del quarto posteriore o filetto).
4. VINO
Impiego di zuccheri diversi da quelli provenienti dall’uva e sottoprodotti vinosi, quali vini anomali, ultra torchiati, feccie e additivi ad uso enologico non consentiti. Utilizzo di uve da tavola, non adatte alla vinificazione, per la produzione di vini, spacciati poi come I.G.T., D.O.C. o D.O.C.G.
5. PESCE
Prodotti scongelati per freschi; vendita di prodotti di allevamento per prodotti catturati in mare, vendita di specie diverse da quelle dichiarate (esempi: sogliole, calamari, merluzzi, ecc.); vendita di prodotti congelati coperti da glassatura senza l’indicazione del peso netto o della percentuale di glassatura, prodotti trattati con additivi per mascherare un preesistente stato di alterazione. Essere un po’golosi va bene, essere sicuri va meglio.
L’AIFA e l’Istituto Superiore di Sanità dicono che un medicinale falsificato è “un medicinale che comporta una falsa rappresentazione rispetto a”:
Identità (l’imballaggio, l’etichettatura, la denominazione, la composizione – in relazione a uno qualsiasi dei componenti, compresi gli eccipienti e il relativo dosaggio);
Origine (il fabbricante, il paese di fabbricazione, il paese di origine, il titolare AIC;
Tracciabilità (la sua storia, i registri e i documenti relativi ai canali di distribuzione utilizzati).
La falsificazione dei medicinali può riguardare i farmaci di marca e i generici, i medicinali salvavita e i “lifestyle saving medicines”.
Può presentarsi in diverse modalità:
- Il medicinale è una perfetta imitazione dell’originale, contiene il principio attivo indicato in etichetta nella quantità dichiarata e ha una identica confezione.
- Il medicinale imita l’originale ma contiene il principio attivo in quantità diversa da quanto dichiarato, oppure non contiene affatto il principio attivo o addirittura può essere composto da ingredienti contaminati e pericolosi.
- Il medicinale è originale ma la sua confezione è stata falsificata, ad esempio modificandone la data di scadenza o il numero di lotto. In tutti i casi, i farmaci falsi non sono mai equivalenti in qualità, sicurezza ed efficacia ai corrispondenti farmaci autentici in quanto non sono prodotti e distribuiti secondo le Norme di Buona Fabbricazione.
n.b. Il farmaco equivalente ha lo stesso effetto curativo e la stessa efficacia del farmaco che replica. Il medicinale contraffatto invece non cura e può essere dannoso.
La pericolosità di un farmaco falso può essere legata:
- Al principio attivo, che può essere assente, presente in quantità minore o maggiore (sotto o sovra-dosato), diverso da quanto dichiarato o contenere impurezze tossiche.
- Agli eccipienti, sostanze presenti nel medicinale che non hanno un effetto terapeutico ma influiscono sulla velocità di rilascio del principio attivo nell’organismo o sulla sua stabilità e che, nel caso di un medicinale falso, possono essere non idonee o tossiche.
- Alla modalità di conservazione, a temperatura o umidità non idonee.
- Al confezionamento non adeguato per una buona conservazione del farmaco o che può rilasciare all’interno del medicinale sostanze pericolose.
Stesso dicasi per gli integratori. Sulla base dei risultati del progetto europeo ASKLEPIOS, finanziato da EUROPOL (European Police Office), il fenomeno della contraffazione degli integratori alimentari, presentati come prodotti naturali, ma addizionati con sostanze non ammesse e/o principi attivi farmaceutici, rappresenta un problema perché fabbricati a basso costo e venduti liberamente anche online.
Essi rappresentano un rischio molto elevato per la salute dei consumatori.
I luoghi di vendita degli integratori alimentari a maggior rischio di contraffazione sono i negozi etnici, orientali e i body building shop.
Su Internet e sul mercato puoi imbatterti in offerte allettanti per l’acquisto di ricambi o interventi di manutenzione. Purtroppo, spesso dietro queste offerte si nascondono ricambi contraffatti, come pastiglie e dischi freno, filtri, cinghie e pompe acqua, frizioni e spazzole tergicristalli. Si tratta di prodotti di dubbia qualità e sicurezza.
La contraffazione dei componenti di ricambio per auto è una piaga pericolosa, nonostante la presenza di una normativa nazionale ed europea che regolamenta in maniera minuziosa il mercato dei pezzi di ricambio. Il commercio dei pezzi di ricambio contraffatti genera un giro d’affari miliardario a danno della sicurezza. Il principale paese fornitore di ricambi contraffatti è la Cina, ma anche tutta la regione orientale in generale (Vietnam, Singapore, India, ecc..). Illegali sono le pastiglie freno, ricavate attraverso la compressione e la tostatura in forni di grasso minerale che poi viene incollato sulla piastrina metallica.
Che rischi corri
- L’acquisto dei prodotti contraffatti può comportare una sanzione amministrativa fino a 1000 Euro oppure denuncia penale per il reato di ricettazione o di incauto acquisto.
- Installare uno di questi componenti nel veicolo ne compromette la sicurezza, mettendo in pericolo la salute e a volte anche la vita degli utilizzatori del mezzo, oltre che di coloro coinvolti in un incidente dovuto ai ricambi illegali installati su altre vetture.
- La bassa qualità di un ricambio può danneggiare altre componenti della vettura.
- Danni ambientali, poiché molti dei materiali che compongono i falsi non rispettano nessuna delle norme legate alla tutela dell’ambiente, generando inquinamento.
- Il ricambio non conforme alle caratteristiche dettate dal costruttore non permette di ottenere il certificato di revisione.
- Se hai un incidente per colpa di un ricambio illegale che hai montato per risparmiare, l’assicurazione non ti pagherà.
Buoni motivi per cui starne alla larga!

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