Immaginate di creare lampade di alta gamma, prodotti made in Italy comprati da vip del calibro di Elon Musk e Jude Law. Immaginate poi che questi oggetti iconici, frutto di anni di ricerca, diventino virali grazie ai social, da TikTok a Instagram, e che milioni di persone si interessino alla «luce emozionale» creata dalla lampada che avete progettato. Un successo? Quasi. Perché con la popolarità per le lampade Halo Edition, sviluppate dallo studio milanese Mandalaki che conta quattro giovani soci, è arrivato il boom della contraffazione.

Perlopiù si tratta di articoli realizzati in plastica, prodotti da irrintracciabili aziende cinesi con sede da Hong kong a Shanghai e ovviamente distanti per fattura dalle lampade originali, che grazie a dei filtri particolari consentono di scomporre analogicamente la luce facendo ‘passare’ solo determinate sfumature di colori.

Una delle lampade Halo Edition

La guerra delle repliche

«Queste imprese hanno comprato una nostra lampada, l’hanno smontata e hanno copiato il nostro design usando anche le nostre immagini e i nostri loghi per sponsorizzare i loro prodotti che venivano poi venduti principalmente su Alibaba, AliExpress, Ebay e Amazon». Migliaia di finte lampade Halo Edition comprate spesso da utenti inconsapevoli. «Abbiamo sempre puntato — dice Giovannardi — sulla qualità del design e su un target alto in termini di clientela. Le nostre lampade, anche se in serie, sono prodotte nel laboratorio di Milano in modo artigianale utilizzando materiali nobili come l’alluminio fresato, l’ottone e il vetro. Sono pezzi unici che possono costare dai mille ai 2mila euro.Vederle copiate e vendute per 30 dollari online è stato un duro colpo».

Il danno non è stato solo di immagine. Migliaia di utenti hanno iniziato a lamentarsi della bassa qualità dei prodotti acquistati e delle prestazioni rivendicando rimborsi sul sito originale di Halo Edition.

A quel punto è iniziata la battaglia legale e abbiamo ottenuto lo shutdown, la cancellazione, dei siti e-commerce delle società o delle pagine usate per vendere ‘il nostro prodotto contraffatto’ ma abbiamo notato che ad ogni chiusura corrispondeva l’apertura di una nuova pagina o sito da parte di una società con un altro nome.

Nella gravità della situazione per lo studio però, con la popolarità e le repliche delle lampade, sono arrivati anche buoni risultati economici. «Abbiamo certamente avuto un boom di visibilità e le vendite hanno segnato un + 50%. Il danno di immagine però è stato importante. Ora la nostra unica possibilità è lavorare per differenziare il nostro prodotto sempre di più in termini di qualità rispetto alle copie»